EuRoC

EuRoC è la prima competizione di lancio di razzi per squadre universitarie europee. Gli studenti progettano razzi-sonda sperimentali che vengono messi alla prova a Pont de Sor, in Portogallo. Design e performance di volo sono due degli aspetti che vengono valutati dalla giuria; si aggiungono una valutazione sul report tecnico e sull’affiatamento del team: alle competenze tecniche si affiancano, dunque, soft skills, spirito di squadra e sportività. Questa competizione è anche un’occasione per gli studenti di entrare in contatto con aziende del settore aerospaziale.

Il team Polimi

Skyward Experimental Rocketry è un’associazione studentesca fondata nel 2012: oggi riunisce più di 130 studenti e ha all’attivo 10 lanci effettuati nella competizione EuRoC. Nel 2023 il team ha gareggiato per la prima volta nella categoria 3000 metri (obiettivo) Hybrid Motor con il razzo Gemini, dotato di un nuovo sistema di propulsione: il motore ibrido “Furia”.

Risultati

2023

  • Premio “Technical Award”

2022

  • 1° posto assoluto
  • Premio “Technical Award” 
  • Premio “Anacom RF Award”

Recruiting

Ogni anno il team organizza una prima fase di recruiting a settembre per tutti gli studenti. Per partecipare occorre compilare il form apposito sui canali del team. Una seconda fase di recruiting può essere aperta nel mese di marzo per determinate posizioni rimaste aperte.


Conosciamo il team!

Ciao! Sappiamo che la storia di Skyward Experimental Rocketry è cominciata parecchi anni fa… ci raccontereste qualcosa di voi?

Sì, il team è stato fondato nel 2012 e all’inizio si trattava di un gruppo che operava a livello amatoriale il lancio di razzi-sonda, ma negli ultimi tre anni la partecipazione alla competizione internazionale EuRoC ha richiesto che il team fosse più strutturato sia a livello tecnico che organizzativo.

Ora che siete ben 130 studenti e studentesse, come avete deciso di organizzarvi?

Siamo divisi in dipartimenti: Aerodinamica e dinamica del volo , Strutture, Propulsione, Recovery, Logistica e Media. Abbiamo un team leader per ogni dipartimento e un project manager che gestisce il progetto. La nostra è una struttura a matrice, molto usata nelle aziende, che ci permette sia di dividerci i compiti, sia di avere un doppio controllo, tecnico e amministrativo, sulle attività.

Il lavoro insieme è impegnativo?

È un’attività che ci assorbe molto! Nella prima parte dell’anno accademico, fino a gennaio, ci occupiamo di progettare il razzo delineando le forme del prototipo. Dopo gennaio si passa alla fase di produzione: definiamo le performance dei singoli pezzi, si fanno i confronti sui pesi previsti ed eventuali modifiche, lavoriamo per mettere insieme in maniera corretta tutti i vari componenti.
In una giornata tipo l’edificio B21 del Campus Bovisa è pieno di ragazzi e ragazze che lavorano al progetto. I membri addetti alla propulsione sono impegnati a “smartellare” nel nostro laboratorio all’edificio B14. Spesso il lavoro non finisce in università, ma continua anche a casa: soprattutto perché un tipico componente del team pensa a Skyward per il 99% del tempo!!

E non vi stancate mai? Cosa vi spinge a continuare?

Sicuramente la passione e la voglia di vivere l’esperienza del team a 360°: imparare qualcosa, crescere, “mettere le mani in pasta”, andare oltre la teoria… altrimenti nessuno rimarrebbe in laboratorio fino a tardi solo per vedere volare un razzo!

E quando finalmente si arriva al lancio del razzo-sonda, ci si emoziona?

Certo, ricordiamo benissimo l’emozione di quando, nel 2021, abbiamo partecipato per la prima volta a EuRoC e lanciato “Lynx”, rendendoci conto che eravamo già vicini al livello dei team più esperti in gara. Poi l’emozione della vittoria nel 2022 con “Pyxis”! Con associazioni appena nate che ci chiedevano informazioni sul nostro lavoro e consigli sui progetti!

Ma parliamo di “Gemini”, il vostro progetto del 2023, tra alti e bassi…

“Gemini” è il nostro primo razzo con motore ibrido, i precedenti avevano tutti un motore a combustibile solido. È stata una grande soddisfazione vederlo volare sulla piana di Roccaraso, in Abruzzo, dove abbiamo effettuato il test di lancio: c’è stato anche un pianto collettivo dei membri del team, dopo tanti problemi, discussioni e impegno!

È stato un progetto particolarmente stressante: per esempio, durante una fase di test, le valvole si sono bloccate e la soluzione non è apparsa subito così semplice; poi, a causa di altri problemi tecnici, il razzo non è riuscito a decollare durante la competizione di EuRoC. Un vero peccato! Ma non ci facciamo scoraggiare, siamo agguerriti, pronti a mettere a frutto quanto abbiamo imparato, vogliamo tornare a EuRoC per vincere. Costruiremo un altro razzo con motore ibrido, ma con un combustibile diverso e vedremo come andrà...