MotoStudent

MotoStudent è una competizione per studenti delle università di ingegneria, che progettano, realizzano e competono con un prototipo di motocicletta. Ogni team riceve dall'organizzazione il motore, i cerchioni, un set di gomme slick e l'impianto frenante; il resto della motocicletta viene progettato e realizzato dalla squadra: telaio, sospensioni, scarico, carena, elettronica. Il prototipo viene poi testato e valutato da una giuria durante la finale presso il Motorland Aragòn FIM Circuit. Due le categorie a cui attualmente partecipa il team del Politecnico di Milano: Petrol, con motore a combustione interna, ed Electric.

Il team Polimi

PMF - Polimi Motorcycle Factory è il team di moto racing del Politecnico di Milano. Nato nel 2015 dalla passione per le moto di cinque studenti di Ingegneria Meccanica, è composto oggi da ragazzi e ragazze di tutti i corsi di studio, supervisionati dal prof. Alan Facchinetti del Dipartimento di Meccanica. Due le categorie a cui attualmente partecipa il team: Petrol, con motore a combustione interna, ed Electric. Il team funziona come un vero e proprio reparto corse: dal progetto ai test statici e dinamici, dalla logistica alle attività di PR e social media, sono tante le sfide da affrontare!

Risultati

2023

Categoria Moto Elettrica

  • 2° posto Best Innovation
  • 3° posto Final Race
  • 3° posto Acceleration Test
  • 1° posto Vmax – test di velocità massima
  • 2° posto MotoStudent Overall

 
Categoria Moto Petrol 

  • 2° posto Best Design
  • 2° posto Acceleration Test
  • 3° posto Gymkhana

2021

Categoria Moto Elettrica

  • 1° posto Best Industrial Project
  • 2° posto Innovation electric

Recruiting

Ogni anno il team organizza una sessione di recruiting a ottobre. Dopo aver inviato la propria candidatura tramite il form sul sito web del team, ogni studente parteciperà a un test scritto. Chi supererà il test scritto, accederà a un colloquio orale.


Conosciamo il team!

Ciao ragazzi! La storia di PMF - Polimi Motorcycle Factory è cominciata ormai 8 anni fa e ora siete un bel gruppo numeroso! Quanti siete e cosa studiate?

Oggi siamo circa 80 studenti e studentesse, la maggior parte di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale, ma negli ultimi anni si sono aggiunti anche molti studenti di Ingegneria dell’Automazione e Informatica e, soprattutto per la parte di comunicazione e marketing, studenti di Design e Ingegneria Gestionale. 

L’aspetto bello è che uno studente di meccanica non per forza si occuperà solo di quell’ambito, ma potrà sperimentare anche altre strade e scoprire nuove attitudini.

Come siete organizzati per lavorare al meglio?

I nostri reparti tecnici sono 4: Strutture, Power train, Carene e Logistica. I referenti dei reparti tecnici insieme al team leader e ai direttori tecnici formano il gruppo di gestione sportiva. Ogni reparto si organizza in autonomia e si ritrova per le riunioni settimanali.

C’è un periodo in cui le riunioni si concentrano sul brainstorming: sperimentiamo idee e proposte, i nuovi membri e i nuovi direttori fanno esperienza. Poi, quando esce il regolamento della nuova edizione della competizione MotoStudent, che si svolge ogni anno nel circuito di Aragon in Spagna, occorre passare alla fase operativa e decidere come impiegare le energie. Tre/quattro mesi prima dell’evento arrivano tutti i componenti, si assembla la moto e si iniziano i test in pista: noi li facciamo a Castelletto di Branduzzo (PV) e a Cremona. Più ci si avvicina alla data della gara, più le settimane diventano fitte e i lavori si prolungano. Abbiamo una gara sola ogni due anni, quindi vogliamo dare il massimo: durante gli ultimi mesi lavoriamo anche la sera fino a tardi e nei weekend. Chi è qui sa cosa voglia dire impegnarsi a fondo!

Stare per così tanto tempo insieme può essere complicato: cosa vi tiene uniti?

Sicuramente la passione: siamo tutti accomunati dalla passione per le due ruote e il motorsport. Poi c’è anche una sana dose di pazzia, ognuno di noi è un po' “folle”!

Quindi, in fin dei conti, ne vale la pena?

Certamente! Le emozioni che si provano durante la gara sono uniche e il legame che si crea con i compagni di team è qualcosa di indelebile. In più, ci si diverte imparando: cosa che per uno studente del Politecnico di Milano è il massimo.

In questi anni vi è mai capitato qualche imprevisto divertente?

Sì! Il viaggio per arrivare alla pista di Aragon è magico: alcuni di noi vanno in furgone, altri direttamente in moto. Un anno i ragazzi che viaggiavano in moto si sono fatti distrarre da alcuni paesaggi francesi e sono rimasti a girovagare per molto tempo, dimenticandosi di controllare l’orologio e rendendosi conto a poche ore dall’inizio della gara di essere in un ritardo tremendo. Fortunatamente, sono riusciti ad arrivare ad Aragon in tempo per la corsa!

E qualche momento di difficoltà c’è stato?

Durante gli anni delle restrizioni dovute al Covid non è stato facile preparare due modelli perché l’accesso ai laboratori del Politecnico di Milano era limitato. Anche per questo motivo c’è stato un calo di adesioni, con molte uscite e pochi ingressi di nuovi membri. Ma, grazie all’aiuto di Andrea Danese che è rimasto come team manager anche dopo aver concluso gli studi, abbiamo mantenuto una certa continuità con il passato. Così, nel 2023 siamo riusciti a portare in pista due prototipi nuovi, Tatanka e S.T.U.K.A., e alcuni altri team sono venuti a farci i complimenti per la nostra moto elettrica: è una cosa assolutamente non scontata, una grande soddisfazione al di là del risultato nella competizione.

Non possiamo che concludere l’intervista guardando al futuro! Quali saranno i prossimi passi del team?

Come obiettivo per il 2025 abbiamo quello di focalizzarci ancora di più sull’elettrico, cercando di ridurre i pesi della moto che influiscono sulla velocità, soprattutto nei pezzi in salita, molto presenti nel circuito di Aragon. Di conseguenza, cercheremo anche di capire cosa fare con il prototipo Petrol: nella competizione sono rimasti in pochi a cimentarsi in questa categoria e dobbiamo capire se valga la pena investire nuove energie oppure apportare poche modifiche al vecchio prototipo per concentrare tutte le risorse nel lavoro sul prototipo Electric.

Allora, in bocca al lupo e buon lavoro!